
E’ corsa contro il tempo in Thailandia dove i soccorritori stanno già preparando il primo dei ragazzi per l’uscita. Il primo a tentare il difficile percorso sarà scelto in base alla prestanza fisica. Alcuni dei genitori dei ragazzini non sarebbero d’accordo con il tentativo di salvataggio deciso dalle autorità, ha confermato all’emittente australiana Network Ten il governatore provinciale che ha spiegato: «Non tutti lo approvano, ma hanno capito che è necessario procedere».
Le operazioni per far uscire i 12 ragazzi e il loro coach intrappolati nella grotta Tham Luang prevedono che sarà recuperata una persona per volta. Il recupero è iniziato alle 10 locali, le 5 in Italia, con due sub per ciascuna persona da recuperare. Nel pool, 13 divers stranieri e 5 thailandesi.
Le operazioni potrebbero durare «un paio di giorni», e sono dipendenti anche dal maltempo, ha detto il governatore Narongsak Osatanakorn, precisando che i 12 ragazzi e il loro allenatore sono pronti fisicamente e determinati. I primi ragazzi non torneranno in superficie prima delle 21 locali (le 16 in Italia).
La maggior parte del tragitto per uscire dalla grotta è «percorribile a piedi», e il livello dell’acqua ora è il più basso degli ultimi giorni. Sull’area attorno alla grotta Tham Luang intanto è ricominciato a piovere in modo insistente, anche se non con la tipica violenza dei monsoni. Un’eventuale salita del livello d’acqua all’interno potrebbe complicare e allungare i tempi delle operazioni di recupero.