
Dalle ore 15 è in corso la riunione dell’Eurogruppo in cui si comincerà, forse, a capire se questa Europa ha un futuro oppure no. L’Eurogruppo – che riunisce i ministri dell’Economia dell’area euro e che ha una funzione preparatoria in vista del Consiglio europeo che si terrà dopo Pasqua – dovrà definire in che modo concreto si tradurrà la “solidarietà europea” di fronte alla crisi economica del Covid-19.
Per gli stati del Nord, guidati dalla Germania, solidarietà significa aprire (un poco) le porte del MES, il fondo salva-stati. Per i paesi del Sud, capitanati dall’Italia e dalla Spagna, significa rendere comuni i sacrifici, tramite gli Eurobond o altre misure consimili.
Conte e Gualtieri, sotto la spinta delle opposizioni e del Movimento 5 Stelle, si sono impegnati a non accettare al proposta dell’utilizzo del MES, a prescindere dalle promesse di attenuamento della sua condizionalità. Ma il Commissario italiano Gentiloni è stato invece possibilista. Già questo dimostra con che forza negoziale l’Italia si sta sedendo al tavolo.
Intanto l’ineffabile Ursula von del Leyen pensa all’approvazione del bilancio europeo, quello da cui deriva il suo budget personale, vacuamente presentato come possibile strumento di solidarietà.
Chi riuscirà a far cambiare idea ad Angela Merkel? Attendiamo, con ansia, i risultati di questo vertice.